domenica 6 gennaio 2013

martedì 26 febbraio 2008

"Sa die de su biginau"

Sa omu de "Brodolassu"


Da qualche anno, il 20 di agosto, si aprono al pubblico le vecchie case che a Tertenia sono tante.

Eccone alcune:


Sa omu de "Frittiau"













sa omu de sia Francisca













In quella occasione vengono rispolverati i vecchi costumi e le più antiche tradizioni.

Ecco, sotto, zia Virgilia, che ancora oggi lavora al telaio e fa dei tappetti stupendi come quelli nella foto.
Il suo lavoro e la sua esperienza non andranno persi perchè anche sua figlia, Lucia, ha imparato a lavorare al telaio.



























Ecco alcune donne col costume un pò più "moderno"..........















....e alcune ragazze!

lunedì 25 febbraio 2008

Usanze profane

Un'usanza che non conoscevo, se non dopo aver letto il libro di Padre Cannas, è quella relativa ai "Furti"
Così dice il libro:

Una caratteristica usanza si praticava quando avveniva un furto, specie di bestiame :
il danneggiato, scoperto il furto, si recava dai presunti ladri accompagnato dai congiunti e da un libro misterioso -"libru de is cumandus "- gelosamente tenuto e custodito da pochi . Una volta arrivati dal supposto ladro, i presenti lo inducevano a mettere la mano sul libro e
così doveva affermare la sua colpevolezza od innocenza. Sembra cosa strana, ma si dice che ben volentieri si sottoponessero alla prova e se ne guardassero bene dal giurare il falso, per le terribili conseguenze.


Feste del Paese

Dal libro " Tertenia e dintorni"
(è utile e interessante conoscere il proprio paese cominciando dalle tradizioni)

Sant'Antoni 'e Fogu

Un'usanza quanto mai antica si conserva ancora nel paese in occasione della festa di Sant'Antonio Abate, comunemente chiamato Sant'Antoni 'e Fogu.
Gli obrieri, il giorno prima della festa andavano in giro nelle campagne alla raccolta della legna che depositavano nel piazzale de
lla Chiesa e, all'imbrunire, dopo la benedizione del Sacerdote, le davano fuoco in onore del Santo. I tizzoni venivano poi tolti, portati a casa e conservati contro i sortilegi.


San Sebastiano


Secondo un'antica usanza -che oggi però non esiste più- ogni anno, in vista della festa, i proprietari erano soliti offrire al Santo una brocca di vino ed una capra; alla vigilia gli obrieri macellavano gli animali, quindi, seguiti dalle giovani con le ceste della carne e dall'immancabile suonatore di "Launeddas", facevano il giro del paese distribuendo ad ogni singola famiglia abbondanti porzioni di carne e di vino, che venivano allegramente consumate in onore del Santo.

Una festa simile a quella di San Sebastiano era qu
ella di Santa Maria Maddalena (anche questa festa ormai in disuso), con la differenza che la carne veniva portata nella piazza principale del paese e lì distribuita alla popolazione in onore della Santa.



Altre feste ancora in uso sono: "Corpus Domini",
con i suoi bellissimi altari nei vari rioni del Paese.

Ecco alcuni momenti del "Corpus Domini" anno 2007





















Foto "Corpus Domini" anno 2007






















Sant'Isidoro
(con la sua bellissima processione con i buoi addobbati )


la Santa Pasqua ( con i suoi "nenniris")


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Un'altra usanza che io ricordo, -che nel libro non viene menzionata- è la festa di San Giovanni, "Santu Giuanni": questa (se non ricordo male) veniva dopo il Corpus Domini: in occasione del "Corpus Domini" le strade venivano coperte con le felci, soprattutto in prossimità degli altari che venivano fatti nei vari rioni.
La felce utilizzata non veniva buttata ma raccolta e conservata per la festa di "Santu Giuanni": in quella occasione, in ogni rione -per strada- veniva fatto un fuoco con la felce e le persone che saltavano questo fuoco si stringevano le mani dicendo: "goparis seusu, figlius de deus, de Santu Giuannu, ca seus goparis".
In questo modo le due persone diventavano "compari di San Giovanni" per tutta la vita.

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sabato 23 febbraio 2008

Presentazione




TERTENIA










"Sulla strada Orientale Sarda, bella, verdeggiante,
ricca di panorami vari ed attraenti, sul declivio di monti
che si elevano come fortezze imponenti,
si trova Tertenia nella vallata omonima."
(Così inizia il libro di Padre V.Cannas intitolato " Tertenia e dintorni" scritto nel 1964)